L’acquisizione forense di prove digitali è essenziale in molteplici ambiti giudiziari:
Diritto all’Oblio: la rimozione di contenuti lesivi dal web deve essere preceduta da un’acquisizione certificata, al fine di dimostrare l’esistenza dei contenuti digitali lesivi della propria reputazione. E ciò deve avvenire prima della cancellazione, vale a dire prima che l’avvocato si muova per inviare la lettera di diffida, che si solito è il primo atto con cui controparte acquisisce consapevolezza della necessità di rimuovere il suo articolo o la sua pagina, e spesso, ingenuamente, la elimina, pensando che rimuovendola non vi saranno più tracce e non sarà più perseguibile. Con l’acquisizione forense non è così, perchè queste tecniche di acquisizione permettono di cristallizzare il contenuto di pagine web, email, post su social network, rendendole inoppugnabili sia in sede stragiudiziale, sia in sede giudiziale.
Tutela del Diritto d’Autore: nei casi di plagio o diffusione non autorizzata di opere tutelate, è necessario dimostrare la presenza del contenuto online con metodologie che ne garantiscano l’immodificabilità. E ciò deve avvenire prima della cancellazione, vale a dire prima che il “plagiatore” riceva la lettera di diffida dell’avvocato, che di solito è il primo atto con cui acquisisce consapevolezza della necessità di rimuovere il suo articolo o la sua pagina, e spesso, ingenuamente, la elimina, pensando che rimuovendola non vi saranno più tracce e non sarà più perseguibile. Con l’acquisizione forense non è così, perchè queste tecniche di acquisizione permettono di cristallizzare il contenuto di pagine web, email, post su social network, rendendole inoppugnabili sia in sede stragiudiziale, sia in sede giudiziale.
Diffamazione sui Social Network: una prova digitale di un post diffamatorio deve essere acquisita in maniera forense prima che possa essere eliminata o modificata dall’autore. E ciò deve avvenire prima della cancellazione, vale a dire prima che il “soggetto diffamante” riceva la lettera di diffida dell’avvocato, che di solito è il primo atto con cui acquisisce consapevolezza della necessità di rimuovere il suo articolo o la sua pagina, e spesso, ingenuamente, la elimina, pensando che rimuovendola non vi saranno più tracce e non sarà più perseguibile. Con l’acquisizione forense non è così, perchè queste tecniche di acquisizione permettono di cristallizzare il contenuto di pagine web, email, post su social network, rendendole inoppugnabili sia in sede stragiudiziale, sia in sede giudiziale.
Processi Penali e Prove Informatiche: le prove digitali sono sempre più utilizzate nei procedimenti penali, e la loro validità è riconosciuta solo se acquisite secondo procedure tecnicamente e giuridicamente corrette, con time stamping e hash disponibili al confronto successivo, cosicchè controparte non possa opporre che esse sono state alterate, manipolate o modificate.
Contenziosi Amministrativi: nei procedimenti davanti alla giustizia amministrativa, la prova digitale assume un ruolo rilevante, ad esempio nei contenziosi sugli appalti pubblici o nelle verifiche di atti amministrativi digitali e la loro validità è riconosciuta solo se acquisite secondo procedure tecnicamente e giuridicamente corrette, con time stamping e hash disponibili al confronto successivo, cosicchè controparte non possa opporre che esse sono state alterate, manipolate o modificate.
L’acquisizione di prove digitali deve avvenire mediante strumenti e procedure che ne garantiscano la conformità agli standard giuridici. Tra questi, rientrano:
La generazione di hash crittografici (SHA-256, SHA-512) per attestare l’integrità dei dati acquisiti.
L’uso di formati specifici per l’archiviazione forense di pagine web, come previsto dalle best practice internazionali.
L’apposizione di firme digitali qualificate per garantire la paternità e l’immutabilità della prova.
L’utilizzo di strumenti certificati che rispettano gli standard previsti dalla normativa vigente e dalle linee guida internazionali.
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